Interesse italiano dietro i clandestini!
Pubblicato: 2011/05/01 Archiviato in: altri articoli | Tags: accoglienza, boldrini, business, centro, Clandestini, immigrati, integrazione, interesse, italia, Kyenge, lampedusa, letta, napolitano, naufraghi, PAPA FRANCESCO 6 commentiaggiunto venerdi 25 ottobre
di RAFFAELLA COSENTINO
Il grande business dei Centri accoglienza
La loro gestione diventa una miniera d’oro
Aggiunto mercoledi 16 ottobre 2013
Lampedusa, chi è il politico dedito al business dei centri di accoglienza
08 – 10 – 2013Paolo Falliro
Chi c’è dietro la “Lampedusa accoglienza”? La società costituita da Blue Coop di Agrigento, che detiene il 33% delle quote, e dal Consorzio di Cooperative sociali Sisifo (67%) gestisce il centro di accoglienza sull’isola-frontiera sin dal 2007. In quella circostanza, secondo quanto riferito al Fatto Quotidiano dal direttore del centro Federico Miragliotta, riuscì ad aggiudicarsi l’appalto con un ribasso di gara del 30%.
Il caso torna all’attenzione dei media in considerazione delle immagini da un lato degli operatori che danno “anima e corpo” per una vera e espropria emergenza umanitaria, e dall’altro per chi lucra su un vero business.
Migranti & Affari
Il giro di denaro che gravita attorno al binomio migranti-affari, secondo le associazioni dedite ai diritti dei migranti, è di circa 2 milioni e mezzo di euro l’anno che vanno in tasca alla società in questione. A capo della srl secondo la ricostruzione pubblicata dal Fatto Quotidiano è ConoGalipò, già aderente al Pci in quel di Capo d’Orlando, per poi militare attivamente nel Psi e quindi in Forza Italia. L’ultima evoluzione però lo ha portato sotto il vessillo dei democratici, nella corrente del deputato messinese Francantonio Genovese, scrive il quotidiano diretto da Antonio Padellaro. Il panorama che si osserva nelle ore antecedenti la visita sull’isola del presidente della Commissione Europea Manuel Barroso, è fatto da giacigli avvolti nelle buste della spazzatura per renderli impermeabili alla pioggia. Una sorta di vero e proprio girone dantesco, così come lo ha ribattezzato il Fatto.
Barroso dixit
“Voglio vedere con i miei occhi quello che succede e quello che possiamo fare”, ha detto il presidente. Poche ore prima il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz aveva osservato come fosse una “vergogna che l’Unione abbia lasciato così a lungo l’Italia da sola ad affrontare il flusso di migranti dall’Africa”. Ma per il momento a lavorare in solitudine ci sono proprio gli operatori della srl con turni massacranti anche da 20 ore al giorno.
Numeri del naufragio
155 naufraghi scampati alla tragedia del 3 ottobre, soli 300 posti letto per 928 persone, tra cui oltre ad adulti, giovani e donne vi sono anche 202 minori.
LampedusAccoglienza
Dal racconto che Federico Miragliotta ha offerto ai media, si apprende che la società LampedusAccoglienza è una Srl, nata dall’unione di un consorzio di cooperative di Catania che si chiama Sisifo, e di un’altra cooperativa agrigentina. Sono due grosse società che hanno dato vita a LampedusAccoglienza, che ha partecipato ad una gara d’appalto con la prefettura ed ha vinto. Per cui, prosegue Miragliotta, “adesso prende una quota per ciascun migrante gestito all’interno, questa quota si aggira tra i 30 e i 50 €, e per ciascun giorno e per ciascun migrante che viene accolto al centro, la Prefettura, il Ministero dell’Interno, paga alla società questa somma: proprio per questo non ci sono volontari, ma solo persone regolarmente impiegate e con un contratto di lavoro”.
“L’Italia che vorrei è un’Italia che si oppone alle Italie in cui non mi riconosco : un’Italia ideale. Un’Italia coraggiosa, dignitosa,seria, un’Italia che non si consegna al nemico. Che non si lascia intimidire da chi spalanca le porte al nemico, che non si lascia ricattare o rincretinire dalle bestialità dei Politically Correct. Che va fiera della sua identità, che saluta la bandiera bianca rossa e verde mettendo la mano sul cuore e non sul sedere. L’Italia, insomma, che sognavo quand’ero ragazzina e non avevo un paio di scarpe decenti ma credevo in un futuro migliore. E sai che aggiungo? Aggiungo che a pensarci bene quest’Italia non è un’Italia ideale. E’ un’Italia che nonostante tutto esiste. Zittita, ridicolizzata, sbeffeggiata, diffamata, insultata, ma esiste. Quindi guai a chi me la tocca. Guai a chi me la invade , guai a chi me la ruba. Perchè (se non l’hai ancora capito te lo ripeto con maggiore chiarezza) che a invaderla siano i francesi di Napoleone o gli austriaci di Francesco Giuseppe o i tedeschi di Hitler o i compari di Osama Bin Laden, per me è lo stesso.
Che per invaderla usino i cannoni o i gommoni, idem.
Stop. Quello che avevo da dire l’ho detto. La rabbia e l’orgoglio me l’hanno ordinato. La coscienza pulita e l’età me l’hanno consentito. Ora basta. Punto e basta. ” Oriana Fallaci
Kabobo e il business dell’asilo politico
09 giugno, 2013 | Permalink | Archiviato in: Giustizia e Società
Sulla strage del picconatore Mada “Adam” Kabobo si sono versati fiumi di bit. Mentre blog come Qelsi hanno sottolineato come fosse assurdo che un clandestino violento che aveva partecipato a rivolte fosse libero di circolare, Onlus, sinistroidi e la solita armata brancaleone dei buonisti si arrampicavano sugli specchi pur di negare l’evidenza. Asserivano che la colpa era di chi non aveva chiamato il 112, che il colore della pelle non c’entrava nulla con la strage, che chi parlava della strage era un razzista strumentalizzatore. Tutto pur di distogliere l’attenzione dalle Onlus che ricevono ingenti finanziamenti statali per portare avanti le pratiche e i ricorsi di asilo politico e umanitario e che non si fanno scrupolo ad usare cavilli legali per difendere clandestini violenti. Intendiamoci, se un regime dittatoriale perseguita alcuni individui perché esprimono dissenso, è giusto dare loro una possibilità nel nostro paese. Cosa diversa è distribuire a pioggia questa tutela e i soldi e i benefici ad essa collegati.
Nel caso Kabobo sappiamo nome e cognome di chi lo ha assistito nella richiesta di asilo: si tratta dell’avvocato Costantino Nardella. La notizia non proviene da una inchiesta delle grandi testate giornalistiche italiane, ma da un blog indipendente. L’avvocato Nardella non è nuovo a iniziative in favore di clandestini che cercano cavilli pur di rimanere in Italia: in passato Repubblica raccontò ilcaso si un clandestino – sempre difeso da Nardella – che richiedeva asilo perché nella sua città erano presenti scimmie assassine. Sarebbe interessante sapere dall’avvocato Nardella su che basi fu richiesto l’asilo umanitario per Kabobo: in Ghana non ci sono guerre civili o dittature, anzisecondo il Ministero degli Esteri il paese gode “di una stabile situazione politica e di un reale clima di democrazia” e il quadro economico è “positivo”. C’è anche chi definisce il Ghana il paese “dove l’economia cresce più in fretta”. Magari si tratta di scimmie assassine anche nel caso di Kabobo?
A questo punto lo schema è chiaro: gli immigrati scendono dai barconi e vengono subito assistiti dalle Onlus, che provvedono a passare la pratica agli avvocati. L’avvocato però difficilmente lavora gratis: c’è infatti il gratuito patrocinio, ovvero è lo Stato che paga questi avvocati (capito a cosa serve l’IMU?). Facile capire che questa assistenza, più che un atto di generosità, è un modo come un altro di procurarsi del lavoro e non sempre vengono verificate coscienziosamente le motivazioni di chi richiede asilo. Anzi, per chi fa dell’immigrazione un business è fondamentale che lo Stato (ovvero noi con le nostre tasse) paghi le spese. Non a caso proprio Nardella nel 2011 indirizzava un appello al Ministero della Giustizia in cui chiedeva che per tutti i richiedenti asilo fosse garantito il gratuito patrocinio e che queste pratiche fossero esentate dal pagamento dei bolli.
E per chi ha un minimo di dimestichezza sul circuito delle Onlus non sarà una sorpresa scoprire che Nardella ha un passato come militante di Rifondazione Comunista ed è collaboratore dell’ARCI di Foggia. Sembra poi che Nardella lavori assieme ad un altro avvocato foggiano: Fedele Cannerozzi. Il Cannerozzi è stato in passato segretario provinciale di Rifondazione per poi passare nelle fila del SEL di Vendola. C’è qualcuno che è ancora convinto del disinteresse di politici e Onlus che aiutano gli immigrati?
Pubblicato: 2011/05/01
Fondo Europeo per le Frontiere Esterne 2007/2013
La Commissione Europea,
Il Programma pluriennale del Fondo ha previsto complessivamente, per il periodo 2007-2013, € 211.556.000,00 a titolo di cofinanziamento.
In particolare, per singole annualità, la Comunità Europea ha già assegnato le seguenti risorse:
– per il 2007: € 24.910.329,82;
– per il 2008: € 17.153.194,23;
– per il 2009: € 17.712.943,00;
– per il 2010: € 20.265.224,00;
– per il 2011: € 32.715.581,00;
e, in previsione:
– per il 2012: € 40.193.000,00;
– per il 2013: € 56.589.000,00.
I soggetti beneficiari finali del Fondo sono:
•Polizia di Stato
•Guardia di Finanza
•Marina Militare
•Corpo delle Capitanerie di Porto
•Ministero degli Affari Esteri
Immigrazione, a Lampedusa prolungata la missione di Frontex
da buongiornoustica
E’ stata estesa per altri cinque mesi, ovvero fino a tutto agosto compreso, la missione a Lampedusa di Frontex, l’agenzia europea delle frontiere, che doveva terminare il 31 marzo. E’ stato inoltre deciso di includere nell’area di operazione anche la Sardegna, dove sono stati dispiegati assetti aerei. Lo rende noto il direttore esecutivo dell’agenzia, Ilkka Laitinen.
Soltanto durante la settimana scorsa, spiega Frontex, sono arrivate a Lampedusa 3.230 persone. Sono invece 9.098 quelle sbarcate sull’isola dal 20 febbraio, data di inizio della missione. Fra loro, 52 donne e oltre 240 minori. Altri due aerei sono stati assegnati a Pantelleria e in Sardegna per assistere le autorità italiane nei pattugliamenti marittimi. “Abbiamo così soddisfatto al cento per cento le richieste italiane”, ha affermato Laitinen.
I costi dei primi 40 giorni della missione “Hermes” sono stati pari a 2,6 milioni di euro.
Visto che le leggi europee vietano un respingimento globale per via di eventuli RIFUGIATI POLITICI , e FRONTEX é più che altro è un apparato burocratico. Perchè non blocchiamo in mare i clandestini, ospitiamo i pochi rifugiati politici e riportiamo tutti i clandestini in Africa?
L’Intervento Italiano in Libia costa approssivamente 100 milioni € al mese.
Perchè non si rimpatria i clandestini, visto che mezzi e soldi non mancano?
Invece di rischiare infiltrazioni integraliste nel nostro paese?
Per quale interesse?
link per questo articolo: http://wp.me/p1kI8i-aU
aggiornamento
Postato lunedì 23 luglio
Sara Capolungo per l’Altracittà Mangiano e dormono per terra, a centinaia con un solo bagno a disposizione. Sono i reclusi dei Cie, i centri per l’identificazione dei migranti senza permesso di soggiorno. Ma servono davvero i Cie? In realtà è sempre più difficile comprendere la loro esistenza non solo umanamente, bensì anche razionalmente, tra fughe, rivolte e pochi rimpatri. O forse, la spiegazione c’è, anche se poco confortante. Nel 2011 solo la metà dei trattenuti nei 15 centri per identificazione ed espulsione italiani sono stati rimpatriati. Più precisamente, su 7735 persone solo 3880 sono state ricondotte al loro Paese d’origine, per un tasso di ‘efficacia’ (rapporto tra rimpatriati e trattenuti) del 50,16%. I dati nazionali del 2011 sui Cie, forniti dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno, confermano quindi che queste strutture, oltre ad essere inadeguate a garantire i diritti fondamentali, sono anche scarsamente efficaci nel contrastare l’immigrazione clandestina. Con il prolungamento del tempo di permanenza, inoltre, previsto dal giugno 2011, passato da 6 mesi ai 18 attuali, la situazione è ulteriormente peggiorata. E pensare che l’allora Ministro dell’Interno Maroni, firmando il decreto, disse che si trattava del “tempo necessario per l’identificazione e la procedura d’espulsione”. In realtà, tale prolungamento ha solo contribuito a incrementare la violenza e disumanizzazione dei Cie, come rivelato dal recente rapporto dei Medici per i Diritti Umani (MEDU), “Le sbarre più alte”, dal quale si evince che nel 2011 il numero effettivo dei rimpatri è diminuito rispetto al 2008, quando il tempo di permanenza era di 6 mesi massimi, passando da 4320 rimpatri ai 3880 del 2011. Tali misure, semmai, hanno solo contribuito ad aggravare il clima di tensione e la conflittualità all’interno dei centri, come dimostrato dalla serie senza precedenti di rivolte e fughe di massa dell’ultimo anno. E infatti, nel 2011, il numero dei trattenuti “allontanatisi arbitrariamente” è più che raddoppiato rispetto all’anno precedente, passando dai 321 del 2010 ai 787 del 2011. In particolare, le strutture dove si sono verificate più fughe risultano quelle di Ponte Galeria a Roma (245), Brindisi (133) e Trapani Kanisia (113, ovvero l’80% del totale). Proprio da Ponte Galeria parte un viaggio inchiesta di Fai Notizia, il sito di giornalismo d’inchiesta di Radio Radicale, che fa luce su un aspetto spesso ignorato, e costoso, dei Cie: il 60% degli “ospiti” dei Cie infatti sono migranti ex detenuti che, nonostante la detenzione spesso prolungata, non sono ancora stati identificati. Per questo, una volta usciti dal carcere vengono condotti nei Cie, invece di essere subito identificati e poi espulsi, secondo quanto previsto dalla legge. Motivo? La mancata applicazione di una direttiva interministeriale rimasta lettera morta, a causa del conflitto di interessi tra polizia penitenziaria e quella ordinaria, che ha garantito di fatto il mantenimento dei centri, che continuano a ricevere soldi a pioggia. La Corte dei Conti ha riferito che nel 2010 sono stati spesi 140 milioni di euro per la costruzione, 30 milioni per la gestione dei centri e 34 per i rimpatri. E per il 2013 sono stati messi a disposizione ancora più soldi: 216 milioni di euro, rispetto ai 103 del 2011 e ai 174 del 2012, spartiti principalmente fra tre grandi gruppi di gestione, Croce Rossa, L’Oasi di Siracusa e la Connecting people di Trapani. Ecco chi ci guadagna. Per tutto il resto, risultano sempre più inutili, costosi e invivibili. – See more at: http://altracitta.org/2012/07/23/cie-disumani-inutili-costosi-ma-qualcuno-ci-guadagna/#sthash.wOOkm2rS.dpuf
vedi anvhe link ESODO
Percorso:ANSA > Europa > Altre news > Immigrazione: Italia; Frontex, segnali preoccupanti
10 Ottobre 2013
Ma come sono cari i professionisti dell’accoglienza
L’emergenza sbarchi comporta un giro vorticoso di denaro pubblico. Che si ripete senza soluzione
Dietro l’orrore, la pietà, lo scandalo, il buonismo, le tragedie del mare nascondono il business che non t’aspetti. Il giro d’affari del primo soccorso e dell’accoglienza. Da una parte i milioni di euro stanziati dall’Europa e dall’Italia, dall’altra la pletora di personaggi in attesa di incassare.
Onlus, patronati, cooperative, professionisti dell’emergenza, noleggiatori di aerei e traghetti, perfino i poveri operatori turistici di Lampedusa: abbandonati dai vacanzieri si rassegnano a riempire camere d’albergo, appartamenti e ristoranti con agenti, volontari, giornalisti, personale delle organizzazioni non governative, della Protezione civile, della Croce rossa.
L’emergenza sbarchi comporta un giro vorticoso di denaro pubblico. Nel 2011, l’anno più drammatico, gli sbarchi provocati dalle sanguinose rivolte nordafricane sono costati all’Italia un miliardo di euro. Ogni giorno le carrette del mare da Libia e Tunisia hanno scaricato in media 1.500 persone. Il governo dovette aumentare le accise sui carburanti per coprire parte di queste spese. E a qualcuno che sborsa corrisponde sempre qualcun altro che incassa.
Bisogna gestire la prima accoglienza: acqua, cibo, vestiti, coperte, farmaci. Vanno organizzati i trasferimenti sul continente ed eventualmente i rimpatri; si aggiungono spese legali, l’ordine pubblico, l’assistenza (medici, psicologi, interpreti, mediatori culturali). Ma questo è soltanto l’inizio, perché moltissimi rifugiati chiedono asilo all’Italia. E l’Italia se ne fa carico, a differenza della Spagna che ordina di cannoneggiare i barconi e di Malta che semplicemente abbandona i disperati al loro destino. Nel triennio 2011/13 le casse pubbliche (ministero dell’Interno ed enti locali) hanno stanziato quasi 50 milioni di euro per integrare 3000 persone attraverso il Sistema di protezione per i richiedenti asilo e rifugiati. A testa fanno più di 5.000 euro l’anno.
L’Europa soccorre soltanto in parte. Il finanziamento più cospicuo arriva dal Fondo europeo per le frontiere esterne destinato alle forze di sicurezza di confine (capitanerie di porto, marina militare, guardia di finanza): 30 milioni annui. Altri 14,7 milioni arrivano dal Fondo per l’integrazione, non riservato all’emergenza. Dal Fondo per i rimpatri piovono 7 milioni di euro. Poi c’è il Fondo per i rifugiati, che nel 2012 ha stanziato 7 milioni in via ordinaria più altri 5 per misure di emergenza. Tutti questi denari vanno considerati come co-finanziamento: si aggiungono cioè ai soldi che l’Italia deve erogare.
Il fondo più interessante è quello per i rifugiati, che è tale soltanto di nome perché i veri destinatari dei 12 milioni di euro (sono stati 10 milioni nel 2008, 4,5 nel 2009, 7,2 nel 2010 e addirittura 20 nel fatidico 2011) sono Onlus, Ong, cooperative, patronati sindacali e le varie associazioni umanitarie che si muovono nel settore dell’immigrazione. Dal 2008, infatti, l’Europa ha stabilito che quel fiume di contributi vada «non più all’attività istituzionale per l’accoglienza, ma ad azioni complementari, integrative e rafforzative di essa». Anche queste, naturalmente, co-finanziate dal governo italiano.
Le organizzazioni operano alla luce del sole, sono autorizzate dal ministero dell’Interno che deve approvare progetti selezionati attraverso concorsi pubblici. I soldi finiscono in fondi spese destinati non ai disperati ma a vitto e alloggio delle truppe di volontari e professionisti. Per la felicità degli albergatori lampedusani. Gli operatori sociali spiegano ai nuovi arrivati i loro diritti. Li mettono in contatto con interpreti, avvocati, mediatori da essi retribuiti. Organizzano la permanenza, li aiutano a restare in Italia o a capire come proseguire il loro viaggio della speranza. Fanno compilare agli sbarcati, che per la legge sono clandestini, un pacco di moduli per avere assistenza legale d’ufficio.
Pochissime organizzazioni, e tra queste Terre des hommes e Medici senza frontiere, si fanno bastare i denari privati. A tutte le altre i soldi italo-europei servono anche a sostenere i rispettivi apparati, come gli uffici stampa, gli avvocati e gli attivisti per i diritti umani, per i quali martellare i governi finanziatori è una vera professione. E magari usano l’emergenza immigrazione come trampolino verso la politica.
Incollato da <http://bastacasta.altervista.org/p4794/>
ITALIA PAPPONA
ECCO L’ELENCO DEI PARASSITI CHE LUCRANO SOLDI PUBBLICI PER FAVORIRE GLI IMMIGRATI !
ECCO L’ELENCO DEI PARASSITI CHE LUCRANO SOLDI PUBBLICI PER FAVORIRE GLI IMMIGRATI !
Presidenza del Consiglio dei Ministri
Dipartimento per le Pari Opportunità
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
Ministero per l’Integrazione degli Invasori Afro-Islamici
ELENCO DELLE ASSOCIAZIONI E DEGLI ENTI DI CUI ALL’ARTICOLO 5 DEL D.L. 9 LUGLIO 2003 N. 215 DENOMINAZIONE LOCALITA’
Associazione 29 Giugno Roma
ACLI- Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani Roma
A.C.L.I. Forlì Cesena Forlì
Associazione Adra Roma
Associazione A.C.S.I.M. Centro Servizi Immigrati Marche Macerata
Associazione A&I Milano
Associazione Aelle Il Punto Roma
Agorà Genova
Agorà Kroton Crotone
Ain Karim Roma Aizo Onlus-Associazione Italiana Zingari Oggi Torino
ALA Milano Milano Alisei Roma Alisei – Società Cooperativa Sociale a r.l. Terni (TR)
Alma Terra Torino Alouanur Torino
Alpha Chieti Scalo ALT 76 Casale Monferrato
Amici dei Bambini AIBI Mezzano di San Giuliano Milanese
Amici dei Popoli di Bologna Treviglio (Bg)
Amici dei Popoli di Padova Padova
Amnesty International – Sezione Italiana Roma
Andirivieni Rivarolo Canavese
A.N.F.E. Associazione Nazionale Famiglie degli Emigrati Caltanissetta
Angela Giorgetti Milano Animazione Valdocco Torino
Anver Roma Apriti Cuore Onlus Palermo
Apriti Sesamo Roma
Archivio dell’Immigrazione Roma
ARCI Circolo Samarcanda Canicattì
Arci Milano Milano
ARCI – Nuova Associazione Nazionale Roma
Arci Nuova Associazione-Comitato territoriale di Rieti Rieti
Arciconfraternita del S.S. Sacramento, Maria S.S. e S. Gregorio Taumaturgo – Caritas Diocesana di Roma Roma Arcidiocesi di Torino – Ufficio Pastorale Migranti Torino Armadilla (già Associazione Studi America Latina – ASAL) Roma Arpj-
Tetto onlus Roma Artemisia Coop. Soc. Roma
ASI-Alleanza Sportiva Italiana Roma
Asinitas Roma AssForSeo Roma
Associazione Albanese dell’Abruzzo – ALBA Francavilla al Mare
Associazione Centro Astalli Roma Associazione delle Donne Capoverdiane in Italia – IMCVI Roma
Associazione di promozione sociale “Centro Studi Difesa Civile” CSDC Roma
Associazione di Volontariato Medico-Sociale Jerry Essan ˜asso-Onlus Casal di Principe (Ce)
Associazione Donne in Movimento Pisa
Associazione Interculturale Narramondi Palermo Associazione Mediatrici Culturali Socio Sanitarie – A.M.I.S.S. Bologna Associazione Nazionale Oltre le Frontiere – ANOLF Roma Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione –
ASGI Torino Associazione Progetto Continenti Collevecchio (Ri)
Associazione Salesiana di Animazione Interculturale – ASAI Torino
Associazione Servizi Assistenza Domiciliare – ASAD Ponte San Giovanni Associazione Servizi e Consulenza al Cittadino Frosinone
Associazione Socio Culturale Italo Mauriziana – ASCIM Catania
Associazione Trentina Accoglienza Stranieri – ATAS Trento Associazione Volontari della Caritas Diocesana di Tortona – AVOCATO Tortona Associazione Volontari del Centro Internazionale Studenti G. La Pira Firenze Assolei – Sportello Donna Roma ATS – Associazione Tuscolana Solidarietà Grottaferrata (RM) Auser Viterbo Viterbo Avvocati per Niente Milano Azalea San Pietro Incariano fraz. Pedemonte AZAS Casa Amica Torino Azzurra 84 Roma AWR Associazione per lo studio del problema mondiale dei rifugiati Roma Bakhita Alba Banca del Tempo – Tempo Amico Latina Barnà Roma C.A.C.I.T. Trieste
Caleidos (già Solidarietà Donare Facendo – SolDoFa) Modena
Camelot Ferrara Camminare Insieme Torino Candelaria Donne Immigrate
Onlus Roma Cantiere Giovani Frattamaggiore
CANTIERI SOCIALI Roma
Caritas Diocesana dellaDiocesi di Cerreto Sannita – Telese – S.Agata Dè Goti Cerreto Sannita
Caritas Intemelia Ventimiglia
Casa a colori Bassano del Grappa
Casa Amica Bergamo
Casa Betania (già La Tenda Casa Betania)-Centro di accoglienza maternità, minori, anziani. Salerno
Casa Comune 2000 Ladispoli
Casa di Carità Arti e Mestieri Torino
Casa Orientamento Femminile – COF Milano
CCM-Comitato Collaborazione Medica Torino
CDEC-Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea Milano
CEFOP Palermo
CELIM-Centro Laici Italiani per le Missioni Milano
Celio Azzurro Roma
Centro Aiuto Drogati – CAD Milano
Centro Astalli Sud Grumo Nevano
Centro Culturale Città Nuova Spoleto
Centro di ascolto e di accoglienza SGM Tomasi Agrigento
Centro di Solidarietà Genova Centro Formazione Professionale Cividale –
CIVIFORM Cividale del Friuli
Centro Francescano di ascolto Rovigo
Centro Immigrazione Asilo e Cooperazione Internazionale – CIAC Parma
Centro Informazione e Educazione allo Sviluppo – CIES Roma
Centro Italiano di Collaborazione per Sviluppo Edilizio nelle Nazioni Emergenti – CICSENE Torino
Centro Servizi di formazione Pavia
Centro Italiano di Solidarietà – CeIS Roma
Centro Italiano Femminile – CIF Opere Assistenziali Venezia
Centro Montano di Assistenza – CMA Carunchio
Centro Studi Emigrazione – Roma –
CSER Roma Centro Studi Ricerche Sociali Giuseppina Arnao Palermo
CESTAS- Centro Educazione Sanitaria e Tecnologie Appropriate Sanitarie Bologna
CESTIM- Centro Studi Immigrazione Verona
CEU-Centro Studi per l’Evoluzione Umana Roma
Chance Como CIAI-
Centro Italiano Aiuti all’Infanzia Milano
C.I.C.S. Comitato internazionale cooperazione e sviluppo Bologna
Cidis Onlus Perugia
CIES-Centro Informazione e Educazione allo Sviluppo Roma
CIR- Consiglio Italiano per i Rifugiati Roma
Circolo culturale Italo – Arabo Dar al Hikma Torino
Circolo Interculturale Pegasos Bergamo
CISP- Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli Roma
CISV- Comunità Impegno Servizio Volontariato Torino
Città Meticcia Ravenna
Cittadini senza frontiere Istia d’Ombrone (Grosseto)
CIVIL-MENTE onlus Siderno (RC)
CNCA- Coordinamento Nazionale Comunità Accoglienza Roma
Cometa Agrigento
Comitato Europeo per la Formazione e l’Agricoltura – CEFA Bologna
Comitato Internazionale 8 Marzo Perugia
Comunità dei Giovani Verona
Comunità di S. Egidio Acap Onlus Roma
Comunità Nuova Milano
Comunità Socio Culturale Araba in Campania Napoli
Comunità sulla Strada di Emmaus Foggia
Concordia Scicli
Confcooperative – Unione Provinciale di Torino Torino
Confraternita SS. Maria del Rosario in Cantone Città di Castello
Congregazione Suore Vincenzine di Maria Immacolata Lanzo Torinese
Connecting People Soc. Coop. Onlus Trapani
Consorzio Europeo per la Formazione e l’Addestramento dei Lavoratori – CEFAL Bologna
Consorzio Metropoli Firenze
Coop. Attività Sociali Sasso Marconi
Coop.Soc. Onlus “Magliana 80” Roma
Coop.Soc.Le Radici e le Ali a.r.l. Torino
Cooperazione per lo Sviluppo dei Paesi Firenze
Coopi-Coop.ne Internazionale – ONG, Onlus Milano
Coordit.-Coordinamento Italiano per il diritto degli stranieri a vivere in famiglia Genova
Corte dei miracoli Siena
Cooperazione per lo Sviluppo dei Paesi Emergenti – COSPE Ong Firenze
COS Nuovi Servizi Roseto degli Abruzzi
CRAS ONLUS Roma Crea Palestrina
CRIC-Centro Regionale d’ Intervento per la Cooperazione Reggio Calabria
Crinali Milano CRS-Cooperativa Roma Solidarietà (già Consorzio Roma Solidarietà) Roma
CTM Onlus Lecce Cultura e Lavoro Terni
Dadaa Ghezo Casandrino Diakonia Vicenza
Diapason Milano
Differenza Donna Roma
Donne Insieme Arezzo
Edu-CARE Torino
El-Medina Mantova
Emergency – Life Support for Civilian War Victims Milano Energie Sociali Verona
Ente Nazionale Giuseppini Del Murialdo –
ENGIM Roma
Ente Regionale per la Ricerca l’Istruzione Professionale e l’Assistenza –
Centro Studi Achille Grandi –
ERRIPA Palermo
Eparchia di Lungo degli italo-albanesi dell’Italia continentale Lungro
Eriches 29 Roma
Erythros Roma
Ermes Roma
E.N.A.I.P. – Forlì Cesena Forlì
ENTE ESPERANTO RADIKALA ASOCIO ONLUS Roma
Eureka San Donato Milanese
Euroconsulting Firm Reggio Calabria
Europe Consulting Roma
Ewivere Torino
Famiglie Insieme Bologna
Farsi Prossimo Milano
FCEI-Federazione Chiese Evangeliche d’Italia Roma
Federazione regionale solidarietà e lavoro onlus Genova
Federazione ROMANI’ Roma
Federazione SCS/CNOS Opere Salesiane Roma
Federitalia Sport Roma
Fenice Palermo
Fiorenzuola oltre i Confini Fiorenzuola d’Arda
FOCUS- Casa Dei Diritti Sociali Roma Focus Torino
Fondazione Alexander Langer Stiftung Bolzano
Fondazione Caritas dell’Arcidiocesi di Pescara – Penne Pescara
Fondazione Diocesana Comunità Servizi Savona
Fondazione Franco Verga –COI Milano
Fondazione Giovanni Michelucci Fiesole
FONDAZIONE GUIDO PICCINI PER I DIRITTI DELL’UOMO ONLUS Calvagese della Riviera (Brescia)
Fondazione IARD Milano
Fondazione Risorsa Donna Roma
Fondazione Silvano Andolfi Roma
Formazione 80 Torino
Forum delle Comunità Straniere in Italia Roma
Fratelli di San Francesco d’Assisi Milano
Fraternità della Misericordia di Alcamo e Castellammare del Golfo Alcamo
Free Woman onlus Ancona
Gea Nepi GEA Padova Genoveffa de Troia Foggia
G.I.R.A.F.F.A. Gruppo Indagine Resistenza alla Follia Femminile Ah! Bari
Giuseppe Olivotti Mira Griot Roma
Gruppi di Volontariato Vincenziano Torino
Gruppo Africano di Cultura e Sport – GACS Torino
Gruppo Indipendente Volontari Italo-Stranieri- GIVIS Saronno
Gruppo Vita Serena Monza G.U.S.-
Gruppo Umana Solidarietà Guido Puletti Macerata
GEA Coop sociale Padova Handicap Educazione Lavoro Partecipazione – HELP Roma
Human Rights International Bolzano
IAL – CISL Roma
IARD Milano
Icaro 2000 Sesto San Giovanni
Ideadonna Torino
Idea Prisma 82 Roma
IISMAS-Istituto Internaz. Di Scienze Mediche Antropologiche e Sociali S. Gallicano Onlus Roma
Il Cammino Torino
Il Cantiere dell’Arte Manziana (Rm)
Il Cerchio Pisa
Il Cigno Cesena
IL Colle Incantato Roma
Il Dono Ragusa
Il fiore del deserto Roma
Il Gattopardo Palma di Montechiaro
Il Mosaico Albano Laziale
Il Pioppo Onlus Associazione Onlus Somma Vesuviana (NA)
Il Ponte – Centro di Solidarietà Civitavecchia
Il Portico Dolo Il Progetto Coop. Sociale Onlus Pontedera (PISA)
Il Pugno Aperto Bergamo
Il Quadrifoglio Orvieto
Il Sestante Padova
Impegno 95 Bari
Impresa Sociale Padova
In Movimento Ferentino
Iniziative e Studi sulla Multietnicità – ISMU Milano I
nterculturando Coop. Soc. Milano
Integra Onlus Lecce Integrimi Lucera (FG)
Interetnica Frosinone
Ius Primi Viri Roma
InVento Casapulla
Iotunoivoi Donneinsieme Udine
IRAI – IPAB per l’assistenza all’infanzia Roma
Iskra Sala Consilina
Istituto Beata Vergine Addolorata Milano
Istituto Italiano Fernando Santi Palermo
Istituto Psicoanalitico per le Ricerche Sociali – IPRS Roma
Istituto Regionale Siciliano Fernando Santi Palermo
Istituto Superiore di Studi e Ricerca per l’Assistenza Sociale e Sanitaria – ISSAS Roma
Jolibà Onlus Napoli
Juppiter Capranica
Kantara Milano
Karibu Sezze
Kel ‘lam Roma
Kinesis Intercultural Facilities Bergamo
La Carovana Selargius
La Grande Casa Sesto San Giovanni
La Grangia di Monluè Milano
L’Angelo Custode Scerne di Pineto(Te)
La Provvidenza Staggiano
L’Arca di Noè Monza
La Rondine Colle Val d’Elsa
La Sorgente Scicli
La Sorgente Aosta
La Strada Milano
La Talea Torino
La Tenda – Centro di solidarietà Salerno
La Tenda – Servizi per l’Integrazione Interculturale Torino
Laboratorio Creativo Torino
Laboratorio Idea Narni
L’Ancora Genova Lanza del Vasto
Soc. Coop. Sociale Genova Lega Italiana per la Lotta contro l’AIDS – LILA di Como Como
Lella 2001 Grottammare
LIBERA…MENTE Roma
Libra Ravenna LIGHT Milano
Lo Scrigno Milano
Lotta contro l’Emarginazione Sesto San Giovanni Lodi per Mostar Lodi
Lunaria Roma Magliana 80 onlus Roma
M.A.I.S. Movimento per l’Autosviluppo l’Interscambio e la Solidarietà Torino
Malgrado Tutto Lamezia Terme
Marypoppins Ivrea Medici Volontari per Lavoratori Stranieri – Tolbà Matera
MEDITERRANEA Cinquefrondi (RC)
Micaela Onlus Torre Boldone (BG)
Migrantes Torre Boldone
Misericordia di Isola Capo Rizzuto Isola di Capo Rizzuto
Myosotis M.M. S.C. a r.l. Morlupo (Roma)
MO.D.A.V.I. Onlus Roma Mondo a Colori Avezzano
Mondo Donna Onlus Bologna
Mondo Nuovo Lucera Montetauro Coriano
Monza 2000 Monza
Mosaico Interculturale Vedano al Lambro
MOV Campidoglio Anzio
Movimento Cooperazione Educativa Roma
Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale – MEIC –Gruppo di Torino Torino
Movimento e Comunità in Difesa dei Diritti degli Uomini Roma
Movimento Laici America Latina-
MLAL- -Progettomondo.MLAL Verona
Movimento Sviluppo e Pace Torino
Naga – Associazione Volontaria Assistenza Socio-Sanitaria Stranieri e Nomadi Milano
Namastè Roma
Nazareth Lecce
NEVO DROM Bolzano
No. Di.-I Nostri Diritti Roma
Nosotras- Associazione Interculturale di Donne Firenze
Novo Millennio Monza
Nuova Presenza Messina
Nuovi Cittadini Udine
Nuovi Cittadini Ciociari Frosinone
NUOVI VICINI Onlus Pordenone
Nuovo Villaggio Padova
O.P. Istituto Artigianelli Crispolti Todi
Oasi Francescana Cosenza
Obiettivo Psico Sociale Onlus Roma
Obiettivo Uomo- Coop. Soc. Onlus- Roma
Oforula onlus Roma
ON THE ROAD San Benedetto del Tronto (AP)
Opera Nazionale per le Città dei Ragazzi Roma
Opera Nomadi sezione Lazio Roma
Opera Nomadi Onlus di Padova Padova
Operatori Socio Sanitari Lazio –
OSALA Roma
Ora d’Aria Roma
Orizzonti Padova
Osservatorio Giuridico Internazionale sulla Migrazione – OGIM Trani
Osservazione onlus Firenze
OVCI-La Nostra Famiglia Ponte Lambro (CO)
PALMYRA – Associazione Culturale per l’Amicizia Euro-Araba Latina
PANDORA Bologna
Pane&Rose Prato
PANTAGRUEL Pistoia
Papa Giovanni XXIII Agrigento
Parella Torino Parrocchia e Centro di Accoglienza Spirito Santo Vittoria
Strategie di pace Onlus Milano
Solidarietà – Cooperativa sociale di servizio psico socio sanitario educativo Ladispoli
Sorriso Francescano Genova
SOS Razzismo Italia Roma
SPEHA FRESIA Società Cooperativa Roma
Soweto Anzio Spazi Mediani Forlì
Spes Terme Vigliatore Stranaidea Torino
Studio e Progetto 2 Abbasanta
Tempo per l’infanzia Milano
Tenda Servizi Torino
Teresa Santa Elisabetta Terra del Fuoco Associazione di Promozione Culturale Torino
Terra del Sì Roma
Terrenuove Milano Tertium Millenium Teggiano
Torre del Cupo Corigliano Calabro
Trama di terre Onlus Imola (BO)
U.C.A.I. F.V.G. Udine Ucodep Arezzo
UISP- Unione italiana sport per tutti Bologna
Un Sorriso Roma
Una Casa per gli Amici Cologno Monzese
UNA CASA PER L’UOMO Soc. Coop. Sociale Montebelluna (TV)
Unione Forense per la tutela dei diritti dell’uomo Roma
Unione Italiana di Educazione agli Adulti – UNIEDA (già FIPEC) Roma
Unione Italiana Solidarietà – UIS Lazio Roma
Unione Siciliana Emigrati e Famiglie – USEF Palermo
UNIRSI-Unione Nazionale ed Internazionale Rom e Sinti in Italia Roma
Vedogiovane Borgomanero
Vides Agape Nizza Monferrato (At)
Vides Bologna Bologna
Vides Laurita Torino
Vides Main Torino
Vides Nazionale Roma
Vides Orizzonti Alessandria
Vides Toscana Livorno
Vides Veneto Padova
Villaggio del Ragazzo Chiavari
Villaggio Solidale Padova
VIS-Volontariato Internazionale per lo Sviluppo Roma Voce Amica Gallico Volontariato Caritas – Salesiani Sesto San Giovanni
Volontariato Internazionale per lo Sviluppo – VIS Roma
Volontariato Penitenziario Firenze Zero in condotta Roma
Xenia Bologna